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Taviani, Pàolo e Vittòrio.

Registi cinematografici italiani. Di formazione marxista ma di famiglia borghese, iniziarono l'attività come collaboratori di V. Orsini, con il quale realizzarono documentari, sceneggiature e i lungometraggi Un uomo da bruciare (1962) e I fuorilegge del matrimonio (1964). Nel 1967 girarono il loro primo lungometraggio, I sovversivi, di chiaro impegno politico, seguito da Sotto il segno dello Scorpione (1969), nel quale politica e fantascienza si mescolano per dar vita al ritratto angosciante di una società utopistica. I T. realizzarono film nei quali è sempre presente una dose di impegno e di denuncia dell'ingiustizia sociale sia essa politica, economica o di tradizione familiare. Tra i principali ricordiamo: San Michele aveva un gallo (1971), ambientato nell'Italia risorgimentale ma ispirato da un racconto di L. Tolstoj; Allonsanfàn (1974), rilettura dell'episodio di storia patria avente come protagonista Carlo Pisacane; Padre Padrone (1977), vincitore della Palma d'Oro a Cannes, storia di quotidiana violenza familiare ispirata dal testo autobiografico di G. Ledda; La notte di San Lorenzo (1982), dolce favola sulla crudeltà della guerra; Kaos (1984), rielaborazione cinematografica di alcuni racconti di L. Pirandello; Good Morning Babilonia (1987), nel quale viene ricostruita la Hollywood di inizio secolo; Il sole anche di notte (1990), tratto ancora una volta da L. Tolstoj; Fiorile (1993), film storico ambientato nel Regno di Napoli; Le affinità elettive (1996), dall'omonimo romanzo di W. Goethe; Tu ridi (1998), dall'omonimo racconto di L. Pirandello. I T. realizzarono inoltre, insieme ad altri 30 autori cinematografici, il film Un altro mondo è possibile (2001), sulle manifestazioni di Genova in occasione del G8 (Paolo, n. San Miniato, Pisa 1931; Vittorio, n. San Miniato, Pisa 1929).